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Locus of Control: la tua vita è in mano al caso o puoi controllarla?
24.06.2014 18:55

ll locus of control (luogo del controllo) indica la percezione che ciascuno ha circa la possibilità di controllare la propria vita. E’ un modo in cui gli eventi della vita vengono interpretati.
Julian B. Rotter, psicologo statunitense sviluppò questo modello e individuò due tipologie di locus of control: esterno ed interno.
Gli individui caratterizzati da locus of control esterno credono che gli eventi che li coinvolgono siano dovuti all’azione di forze incontrollabili quali la fortuna, il caso o altre persone.
Coloro che hanno un locus of control interno hanno fiducia nella propria capacità di influenzare gli eventi che riguardano i diversi aspetti della loro vita.
In ognuno di noi domina uno dei due stili.
Nelle persone che hanno un locus of control esterno l’atteggiamento è tendenzialmente passivo rispetto alle situazioni della vita e tendono ad accettare gli eventi anche quando potrebbero essere modificati. Chi attribuisce sia i successi che i fallimenti a cause esterne, pensa di non potere mai padroneggiare la situazione impedendo così a se stessi di crescere e mettendosi anche in una posizione scomoda nei confronti degli altri in quanto ritenuti spesso responsabili dei propri fallimenti.
Le persone che possiedono un locus of control interno, invece, si sentono maggiormente responsabili delle loro azioni e hanno maggiori possibilità di successo. Riescono infatti ad ottenere risultati migliori, in quanto s’impegnano e persistono anche di fronte a compiti particolarmente impegnativi e sanno affrontare positivamente anche l’insuccesso, vissuto come indicatore di un impegno insufficiente.
E’ vero che viviamo tutti in una realtà in cui persone ed eventi possono ostacolarci e lasciarci addirittura cicatrici. Ritengo importante tuttavia approfondire quanto attribuiamo agli altri la responsabilità di come viviamo. Molti si crogiolano nel vittimismo, e anche se lamentarsi è utile come sfogo, i problemi restano. A chi tocca agire?
Alcuni trovano scuse per non perseguire i propri obiettivi e desideri perché costa fatica o hanno paura di non riuscire che li porta ad attribuire agli altri, al fato, a Dio, al capo, alla crisi, alla società la causa dei propri problemi. Altri invece traggono la forza dal desiderio di costruire la propria felicità e la utilizzano come spinta ad agire nella direzione desiderata e anche di fronte ai problemi che inevitabilmente la vita pone loro di fronte essi cercano di superarli proponendosi delle possibili soluzioni.
Infatti pensando di essere gli artefici del nostro destino, saremo più portati a ritenere che il futuro sarà, più o meno, come lo costruiamo noi stessi e comunque, anche nel caso di situazioni del tutto inaspettate e inevitabili, saremo sempre noi a decidere come e con quale stato d'animo affrontarle.
Penso che, mai come oggi, con lo stile di vita che la maggior parte degli individui adottano, ci sia la necessità di educarsi a riconoscere, nelle scelte di vita, sia il proprio contributo, sia quello degli altri e dei fattori esterni e a operare con determinazione per crescere e migliorare.
Prova a riflettere sul tuo modo di considerare la vita: quanto consideri le tue capacità, quanto ti fai influenzare dagli altri, che valore attribuisci al caso?