La coppia: una questione algebrica!
La coppia è composta da tre entità: IO, TU,NOI.
Dal grafico si può vedere come ognuno dei partner della coppia contribuisce nella costruzione del NOI portando il proprio 33%. Queste percentuali dovrebbero mantenersi in equilibrio. C’è chi mi ha chiesto: – così poco devo investire nella coppia? Sì perché in questa maniera entrambi gli individui possono trovarsi in uno spazio costruito senza percepirlo come "sottrazione di energia" ma come luogo accogliente.
Il 33% di ognuno diventerà un 66% di coppia, di NOI. Ognuno dei componenti della coppia manterrà però il proprio 67% di individualità, fatto di libertà e propri bisogni personali.
Trovare la giusta distanza per sentirsi uniti al partner e al contempo liberi di muoversi in autonomia dovrebbe essere l’aspirazione di ogni relazione sana.
Maggiore sarà la nostra autonomia, più alta sarà la possibilità di vivere con gli altri relazioni importanti, improntate non sull'attaccamento, dipendenza, bisogno, ma sulla condivisione e l’arricchimento reciproco.
E questo si può fare sviluppando il proprio potenziale e rafforzando la propria individuazione, per portare all'interno del rapporto soddisfazione e ricchezza.
“Un sé sufficientemente nutrito e non dipendente dall'altro sarà in grado di entrare ed uscire dai rispettivi spazi senza perdersi, annullarsi o reprimersi, ma riconoscendo il reale potere, condiviso e reciproco, di accettare il confronto, lo scambio e la capacità di donarsi come opportunità di crescita.
E allora sarà la gioia di potersi nutrire dalla relazione con l’altro piuttosto che dover nutrire il bisogno di non far fuggire l’altro” (Lorena Toller).
Bibliografia: Toller "Volersi bene. Come amare la parte più autentica di noi stessi"