Consapevolezza di sé
Spesso sentiamo parlare di consapevolezza di sé, di percorsi di consapevolezza….ma cosa vuol dire?
Consapevolezza di sé significa conoscere se stessi, saper individuare i propri punti di forza e quelli deboli, i propri desideri, bisogni ed emozioni.
Vivere con consapevolezza vuol dire agire in accordo con quello che vediamo e sentiamo, significa assumersi la responsabilità della propria vita e delle proprie scelte dall'interno.
Vi sono vari tipi di consapevolezza:
quella corporea o sensoriale che riguarda ciò che stai provando rispetto al tuo corpo, alla sua posizione, il tuo contatto con il respiro e il battito del cuore; quella emotiva che coincide con il tuo stato d’animo, come la paura, tristezza, gioia…la cognitiva che parte da ciò che stai pensando.
Inoltre c’è anche la consapevolezza del proprio linguaggio e dei propri comportamenti.
Alcune persone rinunciano alla consapevolezza, a non vedere e sentire, per passate esperienze negative che li inducono ad allontanarsi da ciò che provoca ansia e conflitti.
Altri sono proprio cresciuti così, in famiglie dove i problemi non erano affrontati, erano irrisolti, negati, con la conseguenza di relazioni rigide e poco spontanee.
C’è chi, per il timore di essere rifiutato o sentirsi diverso, non riconosce i propri sentimenti e desideri e per non entrare in conflitto con quelle degli altri accetta le opinioni altrui, senza confrontarle con le proprie.
Uno dei rischi del vivere con poca consapevolezza è che con il tempo si diventa meno autentici e ci si nasconde dietro una maschera. Così si ingannano gli altri ma soprattutto se stessi. Per questo è necessario ristabilire il pieno contatto con se stessi.
Con un percorso di consapevolezza quindi, accompagnato da un counselor, puoi riappropriarti di questa grande risorsa personale.
Per te vivere con consapevolezza cosa significa?
In quale aree hai più difficoltà ad essere pienamente consapevole? Che vantaggi puoi avere a non esserlo?